Tumore della prostata: l’importanza della diagnosi precoce

Un'indagine fondamentale per la valutazione del proprio stato di salute.

Il tumore della prostata è una degenerazione maligna delle ghiandole prostatiche che può essere localizzato in uno o più punti dell’organo genitale maschile. È la seconda neoplasia più diffusa e rappresenta infatti oltre il 20% dei tumori diagnosticati negli uomini a partire dai 50 anni di età.

Quali sono i fattori di rischio?
Per i fattori di rischio non esistono evidenze certe, ma possiamo senz’altro affermare che oltre alla famigliarità, le cattive abitudini come il fumo e disturbi come la prostatite cronica, ossia una infiammazione della prostata ripetuta nel tempo, possono rappresentare fattori di insorgenza della malattia.

Cosa è il PSA?
Dopo i 45 anni di età sarebbe opportuno sottoporsi ogni anno all’esame del PSA ed eseguire una visita con l’urologo ogni due anni. Il PSA è una sostanza che si trova nel sangue maschile, prodotta dalle ghiandole della prostata. Basta dunque eseguire un prelievo di sangue per verificare la presenza o meno di una anomalia. Va precisato che il PSA non è un marker tumorale specifico, ma un marcatore di patologia d’organo. Attenzione va prestata anche alla alimentazione, in quanto di recente è stato dimostrato che una dieta ricca di antiossidanti può essere un fattore protettivo per lo sviluppo della patologia.

Quali sono i sintomi da non sottovalutare?
• disturbi del basso apparato urinario (impossibilità a urinare nonostante lo stimolo, minzione frequente, urgenza a urinare, dolore durante la minzione, dolore in regione pelvica e lombare)
• ematuria o sangue nelle urine
• deficit erettile
• colica renale
• incontinenza urinaria

Quando è necessario approfondire?
Se il PSA aumenta vuole dire che c’è un problema alla prostata, non necessariamente una neoplasia, ma anche altre patologie come l’ipertrofia prostatica o una infiammazione. Non esiste una soglia assoluta di valori, in quanto dipende dalla età del paziente. Il PSA viene generalmente considerato “normale” per valori inferiori o uguali a 4 ng/ml, valori entro i quali si trova la maggioranza della popolazione maschile tra i 50 e 75 anni di età, ma le eccezioni sono frequenti in quanto è possibile la presenza di cellule tumorali anche con un PSA totale inferiore e 2 ng.

Come si cura il tumore della prostata?
“Se non ci sono controindicazioni, l’intervento chirurgico è la terapia considerata più efficace, specie nei casi in cui il paziente è giovane ed è in buone condizioni generali di salute con una aspettativa di vita superiore ai 15 anni. Anche la radioterapia offre ottimi risultati, da sola o abbinata a ormonoterapia”.

Perché i controlli periodici sono importanti?
Sottoporsi a controlli urologici periodici permette la diagnosi precoce e quindi l’intervento tempestivo in caso di numerose patologie tumorali (della prostata, del rene, della vescica e del testicolo) e patologie benigne (calcolosi urinaria, iperplasia benigna della prostata e prostatiti, infertilità maschile e disfunzioni sessuali).

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Dott. Gozo Maurizio

Urologo Laureato in Medicina e Chirurgia presso l'Università degli studi di Pavia nel 1974. Specializzazione in Tisologia e Malattie Apparato Respiratorio  Specializzazione in Urologia E' stato Direttore Medico di I° livello, ...

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